Recensioni Smartphone Huawei
“Voglio un cellulare Huawei con app Google”: queste sono le tue migliori opzioni nel 2021
Nonostante tutto, è ancora possibile trovare telefoni Huawei con servizi Google.
A meno che la situazione con gli Stati Uniti non giri di 180 gradi, è molto probabile che il 2021 sarà l’ultimo anno in cui vedremo Telefoni Huawei lanciati con servizi e app Google. Ed è che per raggiungere questo obiettivo, l’azienda cinese è stata costretta a riutilizzare i dispositivi degli anni precedenti – da quando il veto non era ancora in vigore – leggermente aggiornato, e che all’epoca erano in grado di ottenere la certificazione da Google per incorporare applicazioni come il Google Play Store.
In effetti, oggi è ancora possibile trova telefoni Huawei relativamente moderni con servizi Google installati. In questa guida, esaminiamo alcuni dei più consigliati che puoi acquistare a metà del 2021.
Per saperne di più: Huawei P30 Pro Nuova Edizione
È del tutto possibile che il Huawei P30 Pro Nuova Edizione essere l’opzione migliore dell’intero catalogo Huawei per tutti coloro che non sono disposti a rinunciare ai servizi Google. All’epoca, il P30 Pro era uno dei migliori cellulari sul mercato, con una delle fotocamere più versatili e avanzate che abbiamo visto su un cellulare fino ad oggi. Con questa “Nuova Edizione”, Huawei rinnova leggermente l’aspetto fisico attraverso un nuova finitura opaca Simile a quello che abbiamo visto nell’Huawei P40 e mantiene tutto ciò che ha reso speciale il modello originale, comprese le app di Google nel suo software basato su EMUI 10.1.
Ancora oggi, le sue specifiche lo collocano come una fascia alta in grado di stare in piedi senza rovinare alcuni degli ultimi modelli, e senza dubbio il suo sistema di telecamere ha ancora molte guerre da combattere. A un prezzo molto più basso rispetto ai modelli della serie P40, è un’ottima opzione da considerare quest’anno.
Huawei P30 Lite Nuova Edizione
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Sulle tracce di Orwell
In pratica, per riprendere una suggestione letteraria spesso citata, se ci siamo ormai abituati (o rassegnati) a considerare gli smartphone - con il corredo di app, cookies e profilazioni varie -una sorta di grande fratello del ventunesimo secolo, si farebbe qui un altro passo verso l’immaginaria società tratteggiata da George Orwell in “1984”, dove anche il linguaggio si trasformava progressivamente in “neolingua”, una forma di comunicazione depotenziata o comunque privata della possibilità di esprimere un pensiero critico.
La risposta delle aziende
«Huawei - si legge in un comunicato dell’azienda - ha sempre aderito al principio di integrità, rispettato le leggi e i regolamenti dei Paesi e delle regioni in cui opera e la sicurezza informatica e la protezione della privacy sono considerate priorità assolute. I dati non vengono mai elaborati al di fuori del dispositivo. Huawei è trasparente sui dati necessari che raccoglie dai clienti, che sono ridotti al minimo e utilizzati per migliorare la personalizzazione e l’esperienza dell’utente».
Quanto a Xiaomi, ormai produttore leader mondiale insieme a Samsung, ha negato che i suoi telefoni possano essere censurati o che mettano a rischio la privacy, sottolineando che si conformano alle stringenti normative Ue in materia.
«I dispositivi Xiaomi- ha dichiarato l’azienda in un comunicato - non censurano le comunicazioni da o verso i propri utenti. Xiaomi non ha mai limitato e mai limiterà o bloccherà alcun tipo di comportamento personale da parte dei propri utenti. Funzioni come quelle di ricerca, chiamata, navigazione sul web o l’uso di software di comunicazione di terze parti non sono e non saranno mai limitate. Xiaomi rispetta e protegge pienamente i diritti legali di tutti i suoi utenti, ed è conforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (Gdpr)».
Vilnius però corre ai ripari. Margiris Abukevicius, viceministro della Difesa, ha «caldamente raccomandato che le istituzioni statali e pubbliche non utilizzino quei dispositivi», aggiungendo che sarà avviato un percorso legislativo per regolamentarne l’acquisto da parte di ministeri e agenzie governative.
Recensioni Smartphone Huawei
Huawei è l'azienda cinese di maggiore spicco in Italia, e non solo, e ormai ex proprietaria anche del sub-brand Honor. L'azienda infatti è stata recentemente venduta a una cordata cinese. Molto attiva in ambito smartphone, Huawei realizza anche tablet (anche con Windows 10), PC portatili con Windows e dispositivi indossabili personalizzati con il sistema operativo proprietario. Un'azienda insomma davvero a tutto tondo.
Peccato che a partire da Mate 30 Pro in poi, in seguito al ban del governo statunitense che impedisce rapporti commerciali tra aziende americane e Huawei, i nuovi modelli realizzati da Huawei siano privi dei servizi Google, ovvero del Play Store, rendendoli meno appetibili per il nostro mercato, dove l'azienda continua comunque ad essere presente. A seguire trovate infatti tutte le nostre dettagliate recensioni dei modelli Huawei, precedute da un paio di video relativi agli ultimi top di gamma.